Cosa mangiano (e bevono) gli italiani a Natale ? La risposta corretta è che in ogni regione (se non provincia) si può trovare una serie di piatti differenti in base a geografia e tradizioni. La scelta del vino è sempre stata indissolubilmente collegata con la cucina locale.
Diamo uno sguardo ad alcuni piatti della tradizione veneta e possibili abbinamenti enoici.
Un classico antipasto è rappresentato dagli affettati. In Veneto il più famoso è la soppressa (Sopressa a Vicenza) che si può anche trovare in versione con aglio. Un bianco di medio corpo ma con buona acidità come il nostro Costeggiola Soave è un perfetto accompagnamento ma un rosso fresco come il nostro Tacchetto Bardolino può rappresentare un’ottima alternativa.
Un classico per riscaldare l’atmosfera natalizia è il brodo di cappone, servito con tortellini. Anche in questo caso si può optare per bianco o rosso. Nel primo caso suggeriremmo il più strutturato Soave Ferra mentre un rosso morbido con un ricco profilo fruttato è ben rappresentato dal nostro Munus.
Sempre parlando di brodo la salsa d’obbligo per accompagnare i bolliti nella zona di Verona è la pearà (pepata), fatta con midollo, pan grattato e pepe. Con una lunga cottura in brodo ne risulterà una salsa cremosa che troverà un perfetto abbinamento nel nostro vellutato Pojega Ripasso.
Gli arrosti sono un altro classico della tradizione culinaria italiana. In particolare quelli che vengono marinati nel vino rosso, solitamente accompagnati dalla polenta. L’Amarone, membro della più blasonata aristocrazia enoica italiana,viene usato … lasciandovi la carne immersa per una notte intera. E anche se si tratta di una preparazione costosa, ne vale la pena: il delizioso risultato si scioglie in bocca. Guerrieri Rizzardi è orgogliosa di produrre due raffinate espressioni di Amarone Classico, Villa Rizzardi e il nostro Cru Calcarole. Entrambi sono strutturati e di pieno corpo ma estremamente eleganti.
Il dessert è d’obbligo e ci sono varie opzioni, ma essendo un’azienda vinicola del veronese non possiamo che citare il Pandoro, con il suo morbido abbraccio che chiama per un vino dolce ma con spiccata acidità, come il nostro Recioto di Soave.