Spesso la produzione di Amarone è descritta come uno dei processi più laboriosi al mondo e lo si pensa per una buona ragione.
Per eseguirla nel modo giusto richiede un attento lavoro di raccolta a mano e selezione dei grappoli, appassimento degli stessi con continuo controllo delle uve messe a dimora, per poi passare a una lunga fermentazione, creazione del perfetto blend, affinamento in botti di rovere, affinamento in bottiglia e così via.
Ma anche prima della produzione c’è parecchio lavoro da fare se vogliamo che i nostri vini esprimano davvero il carattere del vigneto da cui provengono, e la pulizia delle cassette in cui verranno riposte le uve non è affatto un compito facile!

Sebbene si senta la mancanza dell’immagine romantica del fruttaio con i vecchi graticci, alcuni anni fa si è reso necessario il passaggio a cassette bianche in plastica motivati da una maggiore igiene e facilità di pulizia.

La pulizia vien eseguita con una bagnatura delle cassette per inumidire gli eventuali residui di sporco con lo scopo di facilitare la sua stessa rimozione nella fase di lavaggio automatica.

La macchina usata per il lavaggio delle cassette è come una potente lavastoviglie che elimina ogni traccia di residui.


Le cassette sono poi prese e accatastate a mano. Tramite il carrello elevatore vengono immagazzinate in condizioni igieniche ottimali in attesa della vendemmia che quest’anno, a giudicare dalle splendide giornate di sole, potrebbe già essere tra circa 10 settimane!

